Procedimenti

Lavoro in modo istintivo, lasciandomi guidare dall’intuito senza farmi troppo condizionare dalla tecnica.

Con la serigrafia ho un approccio pittorico.
Difatti, utilizzo pennello e acrilico per realizzare la grafica direttamente su acetato ma anche collage e altre tecniche sperimentali in modo veloce e istintivo. Amo sporcarmi le mani e trovare negli errori, delle nuove soluzioni che mi aprono strade inaspettate.
Ogni acetato corrisponde ad un colore che resta solo o, che sovrapposto a degli altri, crea un fuori registro, segno autentico della manualità del processo.
Terminato il lavoro, viene impressionato con la luce su telaio fotosensibilizzato. Quest’ultimo diventa matrice e una alla volta viene stampata su carta o stoffa.
Mi piacciono le grafiche “sporche” e imperfette che fanno percepire che il colore è materia.

Questa tecnica meravigliosa ha origini antiche ed è quella che prediligo, perché lascia molto spazio alla sperimentazione, e solamente alla fine del processo il risultato viene svelato.
Lavoro in modo istintivo, lasciandomi guidare dall’intuito senza farmi troppo condizionare dalla tecnica.
La sensazione che senti osservando l’opera, è ciò che conta.
Incido lo zinco utilizzando diversi processi, molti dei quali sperimentali, e utilizzando metodologie a basso impatto ambientale.
Partendo da un’idea, inizio a lavorare il metallo e quando la lavorazione è terminata, inchiostro la matrice e la stampo su carta di cotone, utilizzando il torchio calcografico.
In alcuni casi realizzo delle piccole tirature d’arte, in altri invece cerco di personalizzare ogni copia, rendendola unica e irripetibile.
Un rapporto armonioso tra la materia, l’intaglio e gli strumenti del mestiere.

Conosciamoci meglio.