Questa tecnica meravigliosa ha origini antiche ed è quella che prediligo, perché lascia molto spazio alla sperimentazione, e solamente alla fine del processo il risultato viene svelato.
Lavoro in modo istintivo, lasciandomi guidare dall’intuito senza farmi troppo condizionare dalla tecnica.
La sensazione che senti osservando l’opera, è ciò che conta.
Incido lo zinco utilizzando diversi processi, molti dei quali sperimentali, e utilizzando metodologie a basso impatto ambientale.
Partendo da un’idea, inizio a lavorare il metallo e quando la lavorazione è terminata, inchiostro la matrice e la stampo su carta di cotone, utilizzando il torchio calcografico.
In alcuni casi realizzo delle piccole tirature d’arte, in altri invece cerco di personalizzare ogni copia, rendendola unica e irripetibile.
Un rapporto armonioso tra la materia, l’intaglio e gli strumenti del mestiere.